HANNO PARLATO DI NOI
ROMATODAY
ARTRIBUNE
IL CORRIERE DELLA SERA
“In un mondo che cambia così rapidamente, è importante fermarsi e riflettere su ciò
che siamo disposti a lasciare indietro. Questi luoghi, una volta vivi con attività e
umanità, ora giacciono silenziosi ma portano con sé la poesia dell’oblio”
In un’epoca in cui l’urbanizzazione e il progresso tecnologico avanzano a passo
sostenuto, emerge una prospettiva unica attraverso la fotografia di Vittorio Campana.
Artista attratto dal dialogo tra architettura moderna e lo spazio, è ora deciso ad
esplorare i luoghi abbandonati in cui la natura riacquista il suo ruolo preminente.
Gli scatti denuncia di Campana rappresentano luoghi abbandonati all’incuria del
tempo. La natura si muove lentamente riappropriandosi di ciò che il cemento le aveva
tolto, trasformando luoghi dimenticati in una testimonianza di bellezza eterna. In altri
invece, l’artista porta il suo obiettivo verso luoghi in cui le leggi dello stato e
l’evoluzione del costume non servono più e sono lasciati al loro destino.
L’oblio di questi luoghi diventa il fulcro di un’esplorazione visiva che mette in luce la
fragilità del nostro patrimonio e la caducità delle nostre creazioni.
“Ciò che la società
getta nell’oblio diventa il nostro soggetto. Questi luoghi, ora dimenticati, sono
portatori di storie sospese nel tempo, di ricordi sbiaditi e di una bellezza che emerge
solo quando l’osservatore è disposto a guardare oltre l’apparenza” afferma Campana.
La rinascita dei luoghi abbandonati attraverso l’obiettivo fotografico è un affascinante
viaggio visivo: lo spettatore si immerge in un mondo in cui l’architettura umana ha
ceduto il passo alla forza inarrestabile della natura. Le pareti scrostate, gli oggetti
abbandonati e la polvere che si posa silenziosamente diventano le testimonianze di
un passato che il tempo ha dimenticato. Attraverso il suo obiettivo, l’artista cerca di
preservare la memoria di questi luoghi, un momento prima che siano completamente
inghiottiti dall’oblio.
Vi invitiamo a immergervi e ad esplorare la connessione tra il passato, il presente e il
potenziale futuro di luoghi apparentemente dimenticati. Le opere di Campana
saranno esposte presso Galleria Sospesa dal 13 dicembre al 13 gennaio 2024.
A cura di Marta Banci